COMUNICATI
STAMPA DALLA CORSA
Kittel celebrates his birthday with a second Giro
Marcel Kittel has sprinted to an emphatic second stage win in a row on today’s third stage of the Giro d’Italia. What’s more, the win comes on his Birthday to add to the celebrations.
Already clad in the red jersey of points leader, Marcel powered to his second stage win in as many days before the race’s first rest day before the peloton moves back to Italy for the remainder of the race.
The third stage saw a break of five riders take to the fore and build up enough of a gap to enjoy the points on offer during the stage, however a sprint always looked on the cards and the writing was on the wall in the final 10km as just one rider remained out front.
With seven kilometres to go the race came back together and from there in it was a fight of the sprint trains to the line. In the technical final kilometre it looked as if Marcel would have too much ground to make up after losing the wheel of teammate Tom Veelers, and he came out of the wheels in about seventh place as the sprint was launched. However he kept the power down until the line coming through at the end to take his second stage win of the race and setting out his stall for the flat stages to come.
With this win, Marcel also comforts his lead in the red jersey of leader of the points classification.
Reaction
“I came here with the goal to win the first stage and after that the pressure is off slightly but today was not easy and it was really close at the finish.,” said Marcel after the finish.
“The road got really narrow with two kilometres to go and we knew that we had to be in front here and we were but I got sandwiched and it was a choice of letting go of Tom’s wheel or probably crashing. This put me out of position slightly and a bit far back but I was never going to give up on the chance to win a stage.
“When I could see the finish line after the final corner I gave it everything and it was really close but I just concentrated on the line and managed to come past everyone.
“It is extra special to win on your birthday and I must thank my teammates for the work they did for me again today. We can have a day of down time now before targeting the next flat stage in Italy.”
After the stage, Team Giant-Shimano coach, Addy Engels said: “After yesterday we knew that Marcel was in good shape and at the finish today that was something special.
“The stage was pretty steady for us as the Orica controlled with the pink jersey and then we joined in after the feedzone as planned. Things got a bit nervous in the bunch with several crashes and then the race leader got held up so the bunch waited and the gap went out another minute so the chase became a bit frantic but it all came back together in the end.
“The guys lost each other a bit at the finish but I am not too sure what happened yet – it was a technical run in and the pace was very high so it was hard to move back up once you lost position, but Marcel showed great composure once again on to bring it home for the team.
“We now have a day where we can relax and fly back to Italy before getting going again on stage 4. Did I expect the team to win the first two road stages? I am not sure I expected it, I knew it was possible but anything can happen and it is great that we have got the race off to such a good start. It takes the pressure off for the stages to come.”
Lead-out man, Tom Veelers added: “I didn’t see much of the finish but from what I hear it was something special and I think I need to go and watch it a few times back at the hotel.
“Personally I was feeling quite good today, better than yesterday. The preparation of the sprint went really well until about 1km to go where Marcel lost my wheel and with the speed being so high together with the corners there was little we could do.
“Normally from this position it would be too much to come back to take the win but with the form that Marcel has and the power he showed today anything is possible.”
Terzo posto per Elia Viviani nella volata di Dublino
Viviani: "Ho dato il cento per cento così come la mia squadra, ma contro questo Kittel purtroppo non c'è stato molto da fare.
I chilometri finali erano molto tecnici e i miei compagni hanno gestito la volata in maniera perfetta. Hanno svolto un lavoro eccezionale, mi spiace solo non aver finalizzato.
Lanciato lo sprint con Swift pensavo fosse un testa a testa, poi ho visto Kittel sfrecciare. So che la prestazione è stata buona e l'unico modo che ho per cercare di batterlo è provare e riprovare.
La condizione c'è e credo di averlo dimostrato anche oggi. Spero che da Bari in poi le condizioni meteo siano anche un po' migliori.
Non ho intenzione di perdere neanche un'occasione"..
Ferrari ancora nella top 10: a Dublino è 7°.
Roberto Ferrari dimostra ancora di essere tra i più competitivi velocisti del gruppo centrando, dopo il 5° posto di Belfast, un altro piazzamento nella top 10.
A Dublino, al termine della frazione Armagh-Dublino di 187 km, il velocista della LAMPRE-MERIDA ha tagliato il traguardo in 7^posizione in uno sprint di gruppo che ha dato la vittoria per Kittel su Swift e Viviani, maglia rosa ancora sulle spalle di Matthews.
I corridori hanno dovuto convivere con la pioggia, ma sul traguardo della capitale irlandese l'acqua ha offerto al gruppo una tregua.
Ferrari ha trovato magistralmente la ruota di Kittel ma, quando il velocista tedesco ha iniziato la sua impressionante progressione ai 300 metri dall'arrivo, lo sprinter blu-fucsia-verde si è scontrato con la fisicità di Bouhanni.
Il francese è entrato in contatto con Ferrari (in foto, Bettini, il momento del contatto), conquistando la ruota di Kittel. Perso il migliore treno possibile, il velocista italiano ha comunque condotto a termine una buona volata ottenendo il 7° posto.
"Anche oggi ho corso bene coperto dai compagni di squadra, potendo nel finale contare su una buona lucidità per andare a conquistarmi la ruota di Kittel - ha sottolineato Ferrari - La volata si è fatta fisica ai 300 metri dal traguardo, Bouhanni è entrato a contatto con me un paio di volte e mi ha fatto perdere il ritmo di pedalata necessario per essere competitivo: sono cose che capitano in uno sprint con in palio un traguardo ambito come una tappa del Giro, farò in modo che non mi accadano più".
A circa 30 km da Dublino, quattro corridori blu-fucsia-verdi sono rimasti coinvolti in una caduta che ha interessato buona parte del gruppo: Ulissi, Bono e Cattaneo non hanno riportato alcuna conseguenza, mentre Mori ha raggiunto il traguardo mostrando sofferenza per una contusione al costato. Caduto successivamente anche Niemiec, ripartito senza problemi.
Prima top-10 per Avila, Rubiano all’attacco
Dublino, 11 maggio - Il Team Colombia ha vissuto un’altra giornata intensa nella 3a frazione del Giro d’Italia, 187 km da Armagh a Dublino, l’ultima sull’isola d’ Irlanda prima del trasferimento in Italia nella mattinata di domani.
L’arrivo di Dublino è stato teatro del primo piazzamento nella top-10 per gli Escarabajos, e il merito è di Edwin Avila, abile nel prendere posizione nei chilometri conclusivi e a piazzarsi ottavo nello sprint vinto ancora una volta da Marcel Kittel (Giant-Shimano). Leonardo Duque si è piazzato in 20a posizione, mentre la maglia rosa è rimasta sulle spalle di Michael Matthews (Orica-GreenEDGE), che con ogni probabilità potrà conservarla fino alla 5a tappa, con l’arrivo in salita previsto a Viggiano.
Ma gli Escarabajos, guidati in ammiraglia da Valerio Tebaldi e Oscar Pellicioli, non hanno atteso le prime salite per mettersi in luce: dopo Jeffry Romero nella prima tappa in linea, è stato oggi Miguel Angel Rubiano a inserirsi nel tentativo partito subito dopo il via ufficiale, in compagnia di altri 4 atleti, Maarten Tjallingii (Belkin), Bert Dockx (Lotto-Belisol), Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli) e Yonder Godoy (Androni Giocattoli).
Sotto un cielo ancora una volta grigio, e che anche oggi ha dispensato vento e pioggia sugli atleti, i cinque battistrada hanno guadagnato un massimo di 6 minuti, ma il gruppo tirato dalla Orica è riuscito a tenere il tentativo sotto controllo, chiudendo sui fuggitivi a meno di 10 km dal termine.
“La fuga è andata via al primo scatto, ed è stato un bene perchè ci tenevo ad andare in fuga – spiega il campione nazionale colombiano – un po’ per mettere in mostra e onorare la maglia, un po’ per provare la gamba in vista della prossima settimana, quando credo ci saranno opportunità importanti per le fughe da lontano. Ho avuto buone risposte, e stando davanti ho evitato i rischi di una tappa come questa, quindi rientro in Italia con il sorriso.”
Anche Edwin Avila è soddisfatto del suo primo piazzamento nei primi 10 al Giro d’Italia: “Sono già riuscito a migliorare l’undicesimo posto dell’anno passato, e sono contento anche perchè la situazione non era delle migliori a pochi chilometri dal termine: il gruppo era molto aperto, e si faticava a trovare spazi per risalire posizioni. Alla fine, a 3 km dal termine, Carlos Julian Quintero mi ha chiamato sulla sua ruota e ha fatto un lavoro straordinario nel riportarmi davanti. Lo sforzo della risalita si è fatto un po’ sentire negli ultimi metri, ma questo significa anche che c’è margine per migliorare.”
Domani il Giro d’Italia vivrà il primo giorno di riposo per permettere alla carovana di spostarsi in Puglia, da dove la corsa riprenderà martedì con la 4a tappa, Giovinazzo-Bari.